COVID-19: misure straordinaria anche per la privacy

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COVID-19: misure straordinaria anche per la privacy

Covid-19 e privacy: il D.L. n. 14/2000

Nell’ambito del contesto emergenziale legato al Covid-19 sono state adottate  misure straordinarie anche sul trattamento dei dati personali. Si tratta, in particolare, dell’art. 14 decreto-legge  9 marzo 2020 n. 14  “Disposizione urgenti per il potenziale del Servizio sanitario del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19 ( in Gazzetta Ufficiale del 9 marzo 2020 n.62)

Per effetto di questa nuova misura i soggetti chiamati a lavorare in risposta all’emergenza sanitaria ( protezione civile forze dell’ordine, Ministero della salute, strutture pubbliche o private che operano in ambito sanitario e tutti i soggetti attuatori) possono effettuare trattamenti, compresa la comunicazione tra loro dei dati personali  anche relativi agli art 9 e 10 de regolamento GDPR  che risultino necessari per l’espletamento della funzione attribuitegli nell’ambito dell’emergenza sanitaria determinata dal rischio della diffusione

Pertanto ad interpretazione dello scrivente non si possono pubblicare nomi di soggetti in quarantena o contagiati al di fuori delle competenze attribuite se non per una questione di pericolo per la salute nazionale.

Un datore di lavoro può comunicare il nome di un suo dipendente contagiato o in quarantena in ambito lavorativo, a tutela degli altri dipendenti/ collaboratori ma non può divulgarlo a terzi parti. Gli organi sanitari come ASL può comunicare i nomi dei contagiati o dei soggetti in quarantena alle forze dell’ordine per evitare che i stessi soggetti vadano in giro liberamente.