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FonARCom ed i nuovi strumenti

Un nuovo voucher, chiamato «Forma e Ricolloca», che prevede corsi per acquisire competenze specifiche anche dopo l’assunzione, con l’obiettivo di fornire una crescita professionale mirata. A lanciare il nuovo strumento, in via sperimentale, è Fonarcom, il Fondo interprofessionale che ha presentato l’iniziativa nel corso del Festival del Lavoro 2017. Il presidente di Fonarcom, Andrea Cafà, ha spiegato che il voucher prenderà il via a «fine gennaio: funzionerà “a sportello”, fino ad esaurimento delle risorse. Si va quindi verso un clickday».

Fonarcom finanzierà lo strumento per le imprese iscritte al Fondo che vorranno farvi ricorso. Saranno presi in considerazione i piani formativi di una durata non inferiore alle 40 ore, di cui almeno 20 svolte dopo l’ingresso in azienda. Inoltre si deve trattare di programmi proposti dall’Anpal o dai centri per l’impiego. Lo stanziamento limite è di 1.200 euro per lavoratore e di 3.600 euro per azienda. «La formazione non è mai troppa, è il sale dell’occupabilità, soprattutto in un contesto come quello di oggi, con un mercato liquido», ha tenuto a sottolineare Cafà.

Durante la tre giorni del Festival del lavoro, Cafà ha parlato anche di contrattazione di secondo livello. La contrattazione non si può fermare alla retribuzione, ma deve estendersi anche al welfare e alla formazione, al “sapere fare”, ha detto durante una tavola rotonda alla quale ha partecipato anche il presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi. «Occorre contrattare anche la crescita professionale, sia per mantenere il posto di lavoro che per migliorare l’occupabilità», ha aggiunto Cafà, ovvero la possibilità di trovarlo o ritrovarlo, spiega Cafà, alla guida del fondo interprofessionale. Il luogo giusto per trattare la formazione secondo il presidente di Fonarcom è «la contrattazione di secondo livello». Un modello che oggi ha un esempio a cui guardare: il contratto intersettoriale del commercio e del turismo per le Pmi del sistema bilaterale Cifa-Confsal. Un contratto, sottolinea Cafà, «con cui abbiamo sostituito lo scatto di anzianità a quello di competenza, per cui dopo tre anni e tot ore di formazione hai un’indennità». Per il presidente di Fonarcom questo aiuta sia «l’azienda che il lavoratore».

Secondo Sacconi, poi, «la formazione può diventare efficace nella contrattazione di secondo livello, laddove ci si
guarda negli occhi e si possono realizzare soluzioni che soddisfino lavoratore e imprese». Per il presidente della Commissione lavoro, solo nel secondo livello di contrattazione si realizzano le «circostanze concrete», la «situazione in cui, sul campo, si possono migliorare le abilità del lavoratore e sipossono determinare anche le modalità, ad esempio collegando gli incrementi retributivi alla crescita delle competenze». Infatti per Sacconi è ora di «superare le rigide mansioni, gli inquadramenti che ieri tutelavano il lavoratore della sottovalutazione ma oggi rischiano di essere un ostacolo per chi è dinamico».