Sicurezza sul lavoro: la formazione del lavoratore straniero deve essere specifica

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Sicurezza sul lavoro: la formazione del lavoratore straniero deve essere specifica

Con la sentenza n. 34805 del 23 luglio 2018, la Cassazione conferma la condanna per omicidio colposo sia degli amministratori delegati della s.p.a. datrice di lavoro, sia del coordinatore per l’esecuzione dei lavori. E spiega che “nessuno aveva mai istruito l’operaio in ordine alla pericolosità dell’utilizzo della piattaforma elevabile in prossimità di una linea dell’alta tensione non disattivata”, “né aveva mai fornito informazioni specifiche in ordine alla possibilità di venire folgorati anche senza toccare direttamente la linea elettrica ed alle condizioni nelle quali un tale pericolo si aggravava (per la umidità dell’aria o per la presenza di strumenti conduttori come l’ombrello)”. Né “si era ottemperato all’obbligo di informazione per il sol fatto che il POS prevedeva il rischio di elettrocuzione e rimandava alla lettura del manuale d’uso della piattaforma, ove era indicata la distanza di sicurezza di almeno 5 metri da eventuali cavi elettrici. E ciò perchè “un lavoratore non formato, tanto più se straniero, non era usuale che leggesse il POS e neppure sarebbe stato in grado di comprendere il significato del termine “elettrocuzione”.